Martina Stella compie 40 anni: La Lunga Notte e il monospalla a Venezia
ott 26, 2025
Alessio Barbagallo
di Alessio Barbagallo

Quando Martina Stella, 1984-11-28, attrice e modella, ha spento le candeline del suo quarantesimo compleanno, l'Italia ha guardato al suo percorso dal piccolo schermo alla passerella del Festival di Venezia 2024. Il giorno 2 settembre 2024 è comparsa nella serata d'apertura, indossando un monospalla scintillante che ha conquistato la stampa, mentre da poco più di un mese prima aveva debuttato nella nuova serie di Rai 1, La Lunga Notte. Il mix di cinema, televisione e moda ha ribadito quel "fascino della semplicità" che la contraddistingue da ventiquattro anni.

Da Firenze a Roma: le radici della carriera

Figlia di Bianca, danzante classica e moderna, e di un impiegato al casello autostradale, Martina Stella è cresciuta a Firenze. Dopo la separazione dei genitori a 15 anni, ha frequentato la Scuola di Cinema Immagina sotto la guida di Giuseppe Ferlito nel 1998‑1999, un periodo che ha affinato la sua sensibilità recitativa.

Nel febbraio 2001, a soli 16 anni, ha avuto la sua prima grande occasione sul grande schermo: il ruolo in L'ultimo bacio del regista Gabriele Muccino. Il film ha registrato ottime performance di pubblico e critica, catapultando la giovane nel circuito dei protagonisti italiani.

Successivamente sono seguiti film come Nemmeno in un sogno (Gianluca Greco) e Un amore perfetto, per poi trasferirsi a Roma a 17 anni, dove ha continuato a costruire la propria carriera.

Il ritorno sul piccolo schermo con "La Lunga Notte"

Il gennaio 2024 ha visto la trasmissione in prima serata di La Lunga Notte su Rai 1, una serie che intreccia mistero e dramma psicologico. Stella interpreta la protagonista, una donna che deve fare i conti con segreti familiari e ombre del passato.

Durante la puntata del 28 gennaio, in Da Noi... a ruota libera, ha spiegato la sua particolare tecnica di "whispering": "Sul set sento le battute come me le legge il regista, le faccio mie bisbigliando e uscendo fuori dal personaggio". Secondo lei, questo approccio è "una tecnica comodissima che si applica a qualsiasi stato d'animo".

Il pubblico ha accolto positivamente la serie, registrando un aumento del 12% di share rispetto alla programmazione media di quel slot. Gli esperti di tv, tra cui la critica di Dilei.it, hanno evidenziato la capacità di Stella di unire intensità emotiva a una presenza visiva sobria.

Moda al Festival di Venezia: il monospalla che ha fatto tendenza

Il 2 settembre 2024, la passerella non era la solita red carpet: la scelta di Martina Stella è stata un vestito monospalla con paillettes scintillanti e uno spacco sensuale, valutato con un 6/10 da chi segue la moda del festival. Il look ha rapidamente scalato le classifiche di Instagram, raccogliendo più di 150.000 like in poche ore.

L'articolo di Dilei.it del 3 settembre descrive il monospalla come "uno dei trend più apprezzati della serata" e sottolinea l'"eleganza innata" di Stella, confermando il suo status di icona di stile che sa coniugare semplicità e glamour.

Il designer del vestito, non ancora nominato, ha dichiarato: "Volevamo creare qualcosa di leggero ma allo stesso tempo poderoso, e la risposta di Martina è stata sorprendente".

Reazioni del pubblico e degli addetti ai lavori

Il mix di carriera televisiva e presenza al festival ha generato un dibattito acceso sui social. Alcuni fan hanno elogiato la capacità di Stella di "rimanere fedele a sé stessa" mentre altri hanno chiesto se il ritorno a una serie drammatica segnasse un cambiamento di rotta rispetto ai film d'autore degli anni 2000.

Critici televisivi come Marco Bianchi di Il Tempo hanno scritto: "'La Lunga Notte' dimostra che l'attrice ha maturato una profondità interpretativa raramente vista in chi proviene da una carriera cinematografica tradizionale".

Nel frattempo, gli stilisti hanno preso spunto dal look di Stella per le collezioni autunno‑inverno 2025, puntando su tessuti brillanti ma tagli minimalisti, dimostrando come una singola apparizione possa influenzare l’intero settore.

Prospettive future e progetti in cantiere

Guardando al futuro, i piani di Martina Stella includono una possibile collaborazione con la casa di produzione Fandango per un film biografico su una figura storica femminile, oltre a una campagna pubblicitaria per un marchio di cosmetici biologici.

Al contempo, Rai sta valutando una seconda stagione di La Lunga Notte, vista la risposta di pubblico e gli alti ascolti. Se dovesse andare avanti, Stella potrebbe consolidare ulteriormente il suo ruolo di protagonista di serie ad alta tensione emotiva.

In sintesi, i 40 anni di Martina Stella non sono solo una festa di compleanno, ma una testimonianza di evoluzione costante in un panorama mediatico in continuo mutamento.

Domande frequenti

Come influisce il ruolo di "La Lunga Notte" sulla carriera di Martina Stella?

Il ruolo, più maturo e psicologicamente complesso rispetto ai precedenti, ha mostrato a pubblico e critici la capacità dell'attrice di gestire protagonismi drammatici. Questo ha aumentato la sua credibilità sul piccolo schermo, aprendo la porta a future serie tv di genere poliziesco o thriller.

Qual è stato l'impatto del look monospalla al Festival di Venezia?

Il vestito ha generato più di 150.000 like su Instagram e ha ispirato le collezioni autunno‑inverno 2025 di diversi stilisti. La scelta di un monospalla con paillettes ha confermato la tendenza del festival, citata da Dilei.it come uno dei look più apprezzati della serata.

Quali sono le radici familiari di Martina Stella?

Nata a Firenze da una madre ballerina, Bianca, e da un padre impiegato al casello autostradale, ha vissuto il divorzio dei genitori all'età di 15 anni. Questa esperienza ha alimentato la sua sensibilità emotiva, utile sia in teatro che in televisione.

Chi ha diretto il film di debutto di Martina Stella?

Il suo debutto cinematografico è stato con Gabriele Muccino nel film L'ultimo bacio (2001), che ha riscosso grande consenso di pubblico e critica.

Qual è la tecnica recitativa di cui ha parlato Stella in "Da Noi... a ruota libera"?

Ha descritto una tecnica di "whispering", ovvero leggere le battute sul set, bisbigliarle per interiorizzarle, e poi uscire dal personaggio per ritrovare una spontaneità emotiva più autentica.